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Questo articolo è stato scritto da:
Dr. Anna D’Angelo
Veterinaria

Oggi parliamo di un tema importante, forse ancora poco conosciuto e discusso in ambito veterinario: la bulimia felina. 

La bulimia nei gatti

La bulimia nervosa è definita in psicologia umana come un disturbo alimentare caratterizzato da abbuffate frequenti ed episodi di induzione di vomito. Anche nel mondo animale, in particolare per i gatti, esiste qualcosa di molto simile: perché per bulimia felina si intende l’ingestione di cibo in modo compulsivo, la cui assunzione troppo rapida può provocare il vomito. 

Quali sono le cause di questo disturbo? Un esperto direbbe che il fenomeno non è ancora esaurientemente descritto in letteratura, il che significa che ancora non abbiamo una risposta certa. Possiamo però dire che questo disturbo psicologico è dovuto a fattori stressanti ambientali che portano il gatto a “ipernutrirsi”.

Tra gli eventi stressanti potrebbero esservi la noia e dunque la mancanza di stimoli, o anche la competizione con altri animali di casa. Come potrete facilmente immaginare, una delle prime e più evidenti conseguenze sarà l’obesità, o comunque un pericoloso sovrappeso. 

Attenzione però a non usare impropriamente il termine, a non scambiare per bulimia felina altre patologie. Non possiamo infatti essere certi che un gatto che ingerisce molto cibo è bulimico: se la nostra tigre da appartamento mangia tanto dobbiamo parlare di polifagia. Perché questa differenza? Perché la polifagia può essere dovuta a malattie fisiche molto gravi che nulla hanno a che vedere con la bulimia legata, come abbiamo detto, a fattori psicologici. 

Gatti che mangiano troppo...

E infatti un gatto polifagico può iniziare anche a perdere peso fino a uno stato di pericoloso deperimento detto “cachessia”. Le patologie più comuni che causano polifagia associate a dimagrimento nel gatto sono l’ipertiroidismo, il diabete mellito, il malassorbimento intestinale, che comprende anche infestazioni parassitarie, a volte alcuni tumori come ad esempio il linfoma intestinale; mentre raramente l’insufficienza renale, patologia comune nel gatto anziano, causa polifagia, ma più frequentemente vomito e perdita di peso.

Possibili cause della polifagia

Ci sono però molte altre possibili cause alla base della polifagia: come la sindrome di Cushing o anche l’assunzione di farmaci cortisonici. Per ipotizzare una situazione concreta, potremmo dire: un gatto ipertiroideo avrà un aumento dell’appetito ma un dimagrimento, perché la tiroide è una ghiandola che regola il metabolismo corporeo, quindi il consumo di calorie. Se la ghiandola tiroidea iperfunziona, allora il gatto avrà bisgono di mangiare di più. Questo però non sarà sufficiente a soddisfare il fabbisogno calorico: ed ecco che si entra in un circolo vizioso per cui il gatto mangia in continuazione, ma dimagrisce.

anoressia gatto

Ci sono poi situazioni complesse in cui il peso del gatto può iniziare a variare anche senza alcuna variazione del comportamento. Per esempio un gatto bulimico che diventa obeso rischia di sviluppare un diabete mellito. Nel momento in cui dovesse però subentrare questa malattia, il gatto continuerebbe a mangiare molto, a volte ancora di più, ma inizierebbe a dimagrire.

Tieni sempre sotto controllo il gatto

il mio gatto è bulimico

Dunque ricapitolando: è importante tenere sotto controllo costante il gatto, osservarne con attenzione il comportamento e la forma fisica, le abitudini e ogni importante cambiamento psicofisico. Unendo le vostre osservazioni ai risultati delle analisi cliniche, il veterinario sarà in grado di effettuare una diagnosi precoce anche in situazioni molto complesse. Per esempio: se voi notaste polifagia (quindi tendenza a mangiare molto), ma anche aumento della sete, attraverso dei semplici esami del sangue il veterinario potrebbe diagnosticare una forma di diabete e intervenire subito.

Fate molta attenzione anche alla dieta del vostro amato e regale felino: non lesinate sulla qualità del cibo, non fatevi abbindolare da cibi commerciali che pontificano qualità miracolose, ma affidatevi sempre al parere degli esperti (veterinari e nutrizionisti), ricordandovi inoltre che il gatto è un carnivoro stretto e deve essere trattato come tale!

Dr. Anna D’Angelo
Veterinaria
Instagram: @anna.thedogtor

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