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Questo articolo è stato scritto da:
Valentina Poete
Consulente della Relazione Felina Siua

Sono tante le motivazioni che spingono molti proprietari di gatti ad adottare un altro gatto, prima fra tutte la voglia di dare la possibilità al micio di avere un compagno di giochi e quindi una vita meno monotona. Spesso però, accade che (con grosso disappunto del proprietario) il gatto residente non apprezzi per nulla la presenza di un nuovo gatto in casa e questo diventa motivo di litigi, stress, deiezioni fuori dalla lettiera e tutta una serie di avvenimenti che alla lunga possono minare la serenità domestica.

Perché può accadere che i gatti non vadano d’accordo?
Prima di rispondere a questa domanda partiamo dalle basi etologiche della specie gatto:
Il gatto è, per sua natura, un animale stanziale, un predatore solitario strettamente legato al suo territorio che quotidianamente perlustra e marca attraverso graffiature, segnali olfattivi e feromonali.
Il gatto cerca la sicurezza in primis nel territorio, ancor prima che nelle relazioni sociali. Anche se ai giorni nostri molti gatti vivono in appartamento senza la possibilità di accedere all’esterno, i loro istinti ancestrali, tra cui la spiccata territorialità, sono ancora ben vivi in loro!

Con questi presupposti è facile comprendere che un nuovo gatto inserito nel territorio del micio residente venga percepito come competitore. Tornando all’annosa domanda: “perchè i miei gatti non vanno d’accordo?”, ecco quali potrebbero essere alcune delle cause:

  1. Inserimento inadeguato del gatto: se il nuovo arrivato viene inserito subito in tutti gli ambienti di casa dove vive anche l’altro gatto, spesso questo crea problemi al gatto residente, che improvvisamente si trova a dover condividere il suo territorio con un estraneo!
    Per evitare futuri conflitti e problemi di convivenza, sarebbe buona norma procedere con un inserimento graduale del nuovo gatto: questo prevede un iniziale scambio di odori senza contatto visivo tra gatti, poi un contatto visivo in sicurezza e solo successivamente, l’integrazione del nuovo arrivato nell’intero ambiente casalingo, il tutto nel rispetto delle tempistiche di adattamento di entrambi i gatti.

2. Risorse insufficienti o posizionate in maniera poco funzionale: se le risorse (ciotole, lettiere, luoghi di riposo, giochi, tiragraffi) sono in numero insufficiente, sarà molto probabile che possano innescarsi competizioni tra i gatti per accedere ad esse.

Come capire se le risorse a disposizione dei gatti sono sufficienti?

In linea generale la regola sarebbe: numero di gatti + 1
Quindi se ho 2 gatti dovrei avere 3 lettiere, 3 ciotole cibo e così via.
È inoltre importante che le risorse siano posizionate in maniera strategica, in modo da garantire a tutti i gatti l’accesso indisturbato ad esse.

3. Inadeguatezza del gatto residente alla convivenza con altri gatti: per svariate motivazioni (territorialità eccessiva, scarsa socializzazione, frustrazione mal tollerata etc.), alcuni gatti non sono adatti a convivere con i propri simili, ma stanno meglio come gatti unici.

4. Sovraffollamento: a volte, nonostante che le risorse siano abbondanti e ben distribuite, lo spazio a disposizione è troppo piccolo per garantire un adeguato benessere a tutti i gatti residenti e questo crea malumori e liti.

Ci sono casi in cui gatti che fino al giorno prima sembravano andare d’accordo, improvvisamente, senza nessun cambiamento o avvenimento che giustifichi la cosa, iniziano a litigare e anche a scontrarsi fisicamente. La maggior parte delle volte, questo è frutto di una conflittualità latente protratta nel tempo, di cui spesso è complicato accorgersi.

Che fare se i nostri gatti non vanno d’accordo?

Sicuramente osservare i nostri gatti è importante, per cercare di capire quali sono le circostanze in cui si crea conflittualità tra essi. La comunicazione del gatto è fatta di sguardi, di movimenti impercettibili di orecchie e vibrisse, posture del corpo e della coda che a seconda del contesto possono avere significati diversi. Tutti questi segnali, spesso sono difficili da captare e comprendere, ecco perché in caso di conflitti tra gatti, rivolgersi a un veterinario esperto in comportamento o a un consulente della relazione felina sarebbe la cosa più auspicabile; queste figure, con le loro conoscenze e la loro esperienza, possono aiutarvi ad individuare il problema, mettere in atto i giusti interventi e aiutarvi a gestire al meglio i momenti critici (per esempio i litigi).

Valentina Poete
Consulente della Relazione Felina
Pagina Instagram: @armonieinfiore

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