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Questo articolo è stato scritto da:
dr Buosi Luca

Medico Veterinario

Oggi ci avvicineremo ad un argomento a me molto caro soprattutto perchè mi ha toccato da vicino poco tempo fa: la Filariosi. Si tratta di una malattia indotta dal parassita nematode Dilofilaria immitis conosciuto comunemente come Filaria, ma vediamolo più nel dettaglio.

La filaria è un verme tondo e lungo come uno spaghetto che si insinua generalmente nel cuore destro e nell’arteria polmonare del nostro animale domestico e per questo si definisce “cardiopolmonare”. Ma come arriva un verme nel cuore del nostro amico a quattro zampe? Inizia tutto dalla zanzara, la quale contiene delle microfilarie (le L1) che crescono fino a L3 e  si spostano dall’addome alla proboscide della zanzara, pronte per essere inoculate nel cane durante la puntura (pasto della zanzara). Una volta inoculate le L3 rimangono nel sottocute dell’animale per 3\4 giorni per poi (nel giro di 2\3 mesi) migrare verso il cuore attraverso il torrente sanguigno. Arrivati al sito ultimo, dopo 6 mesi circa dall’infestazione, le forme adulte liberano le microfilarie L1 che essendo in circolo nel sangue sono pronte ad essere ingerite dalla successiva zanzara che pasteggerà sul cane, ed il ciclo si ripeterà.

Sintomi e cura della filaria

Siccome le forme adulte si posizionano nel cuore e raggiungono persino i 20 cm di lunghezza, è facile immaginare come possano dare una sintomatologia non trascurabile e che spesso si traduce in: tosse, letargia, intolleranza all’esercizio, dispnea, perdita di peso, fino all’ipertensione polmonare con sincopi e versamento addominale. In presenza di uno o più di questi sintomi bisogna recarsi dal medico veterinario che effettuerà una corretta diagnosi con un semplice esame del sangue.

trattamento filaria cane

Nel caso in cui l’animale risultasse positivo alla filariosi, lo step successivo è stabilire lo stadio della malattia. Gli stadi della filaria sono 4: dal più lieve 1 al più grave il 4. Per sapere a quale stadio appartiene il nostro animale le cose da fare sono molteplici: visita, lastre al torace, ecocardio ed esami del sangue approfonditi. Le terapie per la cura della filaria sono diverse e il medico veterinario è la figura preposta a consigliare quella più adatta allo stadio della malattia. Una domanda che sento spesso è “si salverà”? purtroppo la malattia può essere mortale se non presa per tempo, soprattutto se l’animale si trova già allo stadio 3 e 4. La terapia spesso è molto lunga e non è esente da effetti collaterali importanti.

Come fare una corretta prevenzione della filaria

Dopo quanto detto, da medico veterinario non posso che consigliare fortemente una corretta prevenzione. Come e quando farla? L’importante è dotarsi di un antiparassitario con azione repellente per le zanzare, in combinazione all’azione microfilaricida, poiché avere il 100% di repellenza è impossibile. La prevenzione della filaria deve essere eseguita a seconda della zona di residenza. Chi vive al sud, ad esempio, dovrebbe fare prevenzione tutto l’anno, ma in ogni caso chiedete al vostro medico veterinario, che saprà consigliarvi la corretta tempistica ed i giusti farmaci.

sintomi filaria

Un' esperienza reale

Ho cominciato l’articolo dicendo che la filariosi è un tema a me molto caro. Ora vi racconto perchè. A marzo 2021 mia sorella ha adottato un cane orfano della padrona deceduta poco prima. Il cane era un meticcio bello e bravo, un vero angioletto. Vivendo in campagna è stato un po’ trascurato dalla precedente padrona: vaccini ogni tanto e prevenzione per la filariosi mai fatta. Per cui gli feci una prima visita e notai subito un soffio cardiaco a destra che mi insospettì molto. Facemmo un prelievo di sangue e al microscopio fu subito chiaro: montagne di microfilarie nuotavano in mezzo ai globuli rossi. Se si vedono microfilarie nel sangue, è chiaro che ci sono già quelle adulte che vivono nel cuore. Subito dopo ho eseguito tutto l’iter diagnostico: lastre, esami ed ecocardiografia. La triste notizia fu che la filariosi era al suo stadio più grave, il 4. Valutando il quadro generale del paziente abbiamo deciso di intraprendere un percorso terapeutico ottimale, lungo e non privo di ostacoli. Dopo il primo mese il cane aveva risposto bene. Al secondo step terapeutico, però, il cagnolino è andato in dispnea diverse volte, probabilmente per trombi e arteriti\bronchiti causate dalla filaria. A quel punto il quadro era troppo grave per andare avanti e a malincuore abbiamo dovuto procedere con l’eutanasia. Ringrazio mia sorella per aver regalato mesi pieni d’amore a Click.

Dr Buosi Luca
Medico Veterinario
drquattrozampe

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