I cani guida sono un aiuto concreto per persone affette da cecità o ipovedenti. Dopo un addestramento specifico, questi cani sono infatti in grado di assistere gli spostamenti dei loro padroni e di aiutarli a superare gli ostacoli quotidiani. Ma che fine fanno i cani guida quando vanno in pensione? Abbiamo fatto questa domanda a una vera esperta del settore: Simona Zanella, responsabile del settore cani guida della Blindsight Project che si occupa di questo argomento da svariati anni.
Un cane che va in pensione diventa un normale cane da compagnia
“I cani guida che vengono esonerati dal loro compito o che vanno in pensione per motivi di età non finiscono mai in un canile. Non potremo mai permettere che un cane che ha svolto il suo ruolo di guida per molti anni venga poi abbandonato in questo modo” afferma Simona. “Solitamente ci sono varie possibilità: sia il cane che viene esonerato dal servizio magari in età ancora giovane ma per motivi di salute, sia il cane anziano che va in pensione può rimanere con la persona cieca con il quale è stato finora se questa ha possibilità di tenerlo con sé avendo spesso poi la necessità di chiedere un altro cane e quindi di averne con sé due”.
Non sempre i padroni non vedenti riescono a prendersi cura di un cane guida anziano. In questo caso si prova innanzitutto ad affidarlo a familiari e parenti che si rendono disponibili, senza così allontanarlo troppo dalle sue abitudini familiari. In casi particolari, se non si riescono a trovare alternative, il cane guida viene affidato alla famiglia che lo ha cresciuto fino all’età di un anno prima dell’addestramento (Puppy Walker), oppure, si cerca una famiglia che voglia comunque adottarlo e tenerlo con sé visto che in ogni caso stiamo parlando di un cane che ha un’educazione e un’obbedienza che continuerà a mantenere.
Simona Zanella
Responsabile del settore cani guida della Blindsight Project
