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ADDESTRAMENTO DEL CANE

Il quadrifoglio

Questo articolo è stato scritto da:
Francesca Bonato – Educatore Cinofilo

Il Quadrifoglio”, che parola bizzarra! Ma cosa c’entrerà mai un quadrifoglio con l’educazione cinofila vi starete chiedendo? Ebbene, c’entra eccome! E, anzi, è uno dei pilastri indiscussi della cinofilia. Andiamo nel dettaglio.

Uno dei problemi più ostici e insormontabili di qualsiasi padrone di cane è il richiamo.

Il mio cane non torna mai quando lo chiamo
Il mio cane preferisce correre dietro agli odori piuttosto che dare retta a me quando lo chiamo”.

Queste sono solo due degli innumerevoli casi di cani che non tornano al richiamo. Tutto questo è normalissimo, come potrebbe mai un cane, erede diretto del lupo, preferire il nostro “noioso” richiamo a tutto ciò che offre il mondo, l’ambiente circostante? Sto parlando di piste olfattive, animali e animaletti vari che si muovono tra l’erba e nei cespugli, suoni provenienti da ogni parte. Il cane ha una quantità vastissima di stimoli di ogni tipo da catalogare ed elaborare. Il nostro umile e debole richiamo, a confronto di tutto ciò, spesso e volentieri non è minimamente avvertito.

Dobbiamo immaginarci una bilancia: su un piatto metteremo il mondo coi suoi stimoli e sull’altro piatto ci posizioniamo noi col nostro richiamo. Il peso degli stimoli presenti in natura pesa tanto, tantissimo sulla bilancia. Quello del nostro richiamo, per adesso, è leggerissimo, una piuma! Quindi, quale sarà mai lo strumento grazie al quale il valore del nostro richiamo raggiungerà (eguagliando e addirittura superando) quello degli stimoli ambientali sulla nostra bilancia? Il quadrifoglio, ancora lui!

Ma, quindi, perché quadrifoglio?

Insegnare al cane il richiamo

Abbiamo detto che il richiamo è un esercizio difficile da portare a termine con successo per il cane, forse il più difficile di tutti perché il cane deve preferire noi al mondo. Di conseguenza, non basterà un solo tipo di rinforzo (bocconi) ma dovremo mettere insieme tutti i rinforzi esistenti.

Per questo esercizio ci serviranno: 2 palline uguali, 1 treccia o salamotto, bocconcini prelibati.

Che tipo di rinforzi sono, come vengono usati e in che ordine?

  1. rinforzo di tipo sociale: una volta che il cane torna inizio premiandolo con lodi e carezze!

2. rinforzo di tipo predatorio: una volta terminate le carezze passo alle 2 palline uguali e inizio a lanciarle al cane vicino a me. Appena il cane ne molla una, lancio l’altra nello stesso modo

3. rimaniamo all’interno del rinforzo predatorio ed usiamo la treccia: la faccio afferrare al cane che inizierà a strattonarla come se fosse una reale preda! Dopo 10 secondi faccio in modo che il cane lasci in autocontrollo l’oggetto (per sapere come fare vedi il mio articolo precedente: “l’autocontrollo nel cane”)

4. ultimo, ma non per importanza, il rinforzo consumatorio (cibo): elargisco in serie 5-6 bocconi.

Con questo ordine di rinforzi creo un’escalation davvero irresistibile per il cane e il suo interesse nei miei confronti crescerà a dismisura. Se ho lavorato bene, aumenterò di molto le probabilità che il cane torni da me! Ecco che ho composto il quadrifoglio: ogni petalo corrisponde ad una tipologia di rinforzo utilizzata (sociale, predatorio n. 1, predatorio n.2, consumatorio).
Come già accennato, il quadrifoglio è un insieme di rinforzi che uso esclusivamente per l’esercizio del richiamo, affinché il cane ci veda irresistibili anche messi in confronto con tutti gli stimoli che l’ambiente circostante mette a disposizione.

Considerazioni finali

? Ogni rinforzo del quadrifoglio deve avere la stessa durata di tutti gli altri ( 10-15 secondi per petalo).

? Alcune razze (segugi, cani da ferma, cani da cerca) fanno più fatica ad apprendere il richiamo semplicemente per il fatto che sono molto più reattivi di altri agli stimoli dell’ambiente (olfatto, udito). Di conseguenza, il padrone dovrà alzare ancora di più lo stimolo.

? La potenza del quadrifoglio consiste nell’associare il comando vocale (in questo caso “nome cane + vieni”) ad un’ immagine ben precisa che si instaura nella mente del cane, ovvero l’immagine di se stesso nel momento in cui riceve tutti questi meravigliosi premi.

L’ideale sarebbe farsi seguire da un bravo educatore cinofilo per le varie fasi di costruzione del richiamo e del quadrifoglio. L’efficacia si costruisce col tempo e con la competenza di chi è del mestiere.

Francesca Bonato
Educatore cinofilo

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